L’Università di Roma Foro Italico a Orvieto ribadisce l’impegno nella diffusione di stili di vita sani per il benessere degli individui e della collettività.
Agricoltura, Turismo e cibo buono sono stati i temi al centro del dibattito che si è tenuto domenica 1° dicembre al teatro Mancinelli di Orvieto, organizzato nell’ambito dell’evento “Orvieto Città del Gusto e dell’Arte” da Fondazione Cotarella, Consorzio Way of Life e Coldiretti Umbria, con il patrocinio e il supporto del Comune di Orvieto e del GAL Trasimeno – Orvietano. Insieme, e in maniera integrata, agricoltura, turismo e cibo buono sono strumenti fondamentali per la valorizzazione dei territori, lo sviluppo economico e sociale delle aree interne, la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Ma, non da meno è il ruolo che essi possono svolgere sul piano della salute, soprattutto se combinati con un adeguato esercizio fisico, puntando a un’educazione crescente, in particolare delle nuove generazioni, verso stili di vita più sani.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, circa il 75% dei decessi in Europa è causato da malattie non trasmissibili, quali patologie cardiovascolari, respiratorie croniche, diabete e cancro. Si tratta di condizioni strettamente correlate a quattro fattori di rischio: una dieta inadeguata, l’inattività fisica, il consumo nocivo di alcol e l’uso di tabacco. Le conseguenze di queste abitudini impattano non solo sulla qualità della vita, ma anche sulla sostenibilità economica dei sistemi sanitari nazionali. In molti paesi delle regioni più sviluppate, tra cui l’Italia, dove oltre il 20% della popolazione ha più di 60 anni, queste problematiche assumono un peso crescente, richiedendo un impegno congiunto tra istituzioni, università, mondo della ricerca e attori del settore agroalimentare.
Proprio su questo tema si è incentrato l’intervento della Direttrice Generale dell’Università di Roma “Foro Italico”, Lucia Colitti che, sul palco dell’ottocentesco teatro orvietano, ha tenuto a ribadire l’impegno dell’Ateneo per una crescente sensibilizzazione al tema del benessere della popolazione attraverso un corretto stile di vita, che contrasti la sedentarietà e le abitudini alimentari scorrette. “Si tratta di una delle grandi sfide del nostro tempo – ha sottolineato Colitti -. Viviamo in un’epoca in cui, paradossalmente, si mangia troppo e male, e ci si muove troppo poco. I dati sono eloquenti: una percentuale significativa della popolazione soffre di malattie non trasmissibili, che potrebbero essere prevenute con uno stile di vita corretto. L’Università di Roma “Foro Italico”, unica in Italia interamente dedicata alle scienze motorie e alla salute, – ha ribadito – è in prima linea in questo impegno, con un’assunzione di responsabilità soprattutto nei confronti delle generazioni future. Esiste un grande binomio su cui puntare, quello tra alimentazione consapevole e movimento, che può permettere all’individuo di migliorare il proprio stile di vita e invecchiare meglio. Ed è proprio su questo binomio – ha concluso – che, come università, lavoriamo particolarmente, con una forte sinergia tra didattica e ricerca, per sviluppare soluzioni innovative che abbiano un impatto tangibile sulla società e sulla salute pubblica, convinti dell’importanza dell’interazione tra alimentazione ed esercizio fisico, che agisce come un vero e proprio farmaco naturale, quello che il nostro direttore del dipartimento definisce “un multi-farmaco naturale senza effetti collaterali”.
“Oggi le nostre aziende agricole sono si luoghi di produzione – e non potrebbe essere diversamente – ma sono anche luoghi di esperienze, di formazione ed educazione, soprattutto per i nostri giovani, a cui possiamo far conoscere come realmente nasce un prodotto agroalimentare, quale strada percorre prima di arrivare sulle nostre tavole – ha aggiunto Dominga Cotarella, membro del CdA dell’Università di Roma “Foro Italico” e presidente nazionale di Terranostra -. In questo modo riusciamo a creare maggiore consapevolezza e fiducia nei consumatori, attuali e futuri, verso il cibo buono, quello autentico, più semplice, legato alle nostre tradizioni, identitario. L’agricoltura italiana, multifunzionale e di qualità, permette di educare al gusto e al benessere il visitatore, che si arricchisce di conoscenze e di emozioni. Non ci dimentichiamo – ha concluso – che le eccellenze della tavola italiana sono la prima motivazione di viaggio di un turista in Italia e questa è la dimostrazione di quanto importante sia lo stretto legame tra agricoltura, turismo e cibo buono, che rappresenta una grande forza per il nostro Paese.”
All’incontro di Orvieto hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il Segretario Generale dell’organizzazione imprenditoriale agricola Vincenzo Gesmundo, Luigi Scordamaglia AD di Filiera Italia, Federico Vecchioni AD di BF Spa, Alberto Villani, Responsabile della UOC di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, Sara Farnetti, Medico specialista in Medicina interna, Fisiopatologia del metabolismo, Nutrizione funzionale, e Alessandro Rossi, Direttore della prestigiosa rivista Forbes Italia.
Numerosi sono i laboratori di ricerca dell’Ateneo che studiano gli effetti positivi sulla salute di un regime alimentare sano combinato con la corretta ed equilibrata attività fisica:
il Laboratorio di Medicina dello sport, che si occupa di nutrizione in ambito sportivo, il laboratorio di Fisiologia dell’esercizio, che indaga gli effetti degli interventi nutrizionali sulla funzione neuro-muscolare e sul controllo glicemico nei pazienti diabetici, il laboratorio di Epidemiologia e Biotecnologie, che studia il microbiota e il suo rapporto con uno stile di vita sano, il laboratorio di Scienze dell’Esercizio Fisico e dello Sport, che promuove ricerche sul ruolo dell’attività motoria adattata nella prevenzione e nel trattamento delle Patologie Croniche non Trasmissibili e programmi di diffusione e ricerca nell’ambito dell’esercizio fisico in oncologia.
Tra i progetti di ricerca attualmente in corso possiamo citare:
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