PRIN SIDERALE – Susceptibility to Infectious Diseases in obEsity: an endocRine trAnslational socioLogic Evaluation

PRIN SIDERALE – Susceptibility to Infectious Diseases in obEsity: an endocRine trAnslational socioLogic Evaluation

PRIN SIDERALE – Susceptibility to Infectious Diseases in obEsity: an endocRine trAnslational socioLogic Evaluation è un progetto di ricerca coordinato dai ricercatori del Laboratorio di Psicologia e Processi Sociali nello Sport dell’Università di Roma “Foro Italico”.

Secondo una recente stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), più di 1,9 miliardi di adulti di età pari o superiore a 18 anni erano in sovrappeso, di questi oltre 650 milioni di adulti erano obesi, dichiarando così una condizione epidemica globale. Sebbene la prevalenza dell’obesità sia aumentata nei Paesi con una crescente urbanizzazione, dati recenti suggeriscono che lo stesso tasso di aumento si osserva più rapidamente nelle aree rurali e urbane nelle regioni a basso e medio reddito. La causa principale dell’eccesso di peso è l’introduzione di calorie in eccesso rispetto al dispendio energetico, influenzata dalla sedentarietà e dalla grande disponibilità di alimenti ad alto contenuto energetico, prevalentemente trasformati, che caratterizza la nostra società.

I dati emergenti degli ultimi decenni indicano un’associazione tra obesità e malattie infettive. Diversi dati epidemiologici suggeriscono che il peso corporeo è associato al tasso di rischio di infezione: il peso normale ha il rischio di infezione più basso mentre questo rischio aumenta spostandosi su entrambi i lati di questa linea, nel sovrappeso/obesità e nel sottopeso.

Per comprendere la complessità del fenomeno e discernerne le cause, è necessario considerare non solo le variabili ambientali, urbane, climatiche, di stile di vita degli individui con obesità, ma anche valutare l’interazione tra l’immagine sociale di sé, l’ambiente affettivo passato e presente e le credenze culturali che influiscono sul cosiddetto stigma in un quadro clinico e sulla sua interazione con la risposta immunitaria fisica. A quest’ultimo aspetto, va associata la considerazione circa la percezione del proprio stato come patologico e vulnerabile.

Mentre la maggior parte dei ricercatori medici sceglie di trascurare, minimizzare o mettere tra parentesi questi dibattiti, inquadrando l’aumento del peso corporeo solo come una patologia medica, la presente ricerca affronta un dialogo tra scienza medica e sociologia della medicina per valutare il ruolo dei fattori sociali, ambientali e dello stile di vita come comorbilità dell’obesità e delle malattie infettive. Questi fattori contribuiscono non solo a costruire l’etichettatura clinica e la stigmatizzazione dell’obesità, ma aumentano l’emergere di comorbilità tra un problema sociale importante, la qualità della vita, i pazienti) e il percorso di cura e riabilitazione dei pazienti.

Responsabile UO: Francesca Romana Lenzi
PI: Annamaria Colao (Università degli studi di Napoli Federico II)

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Pubblicato il:

28 Ottobre 2024

Aggiornato il:

28 Ottobre 2024