LatinDance: a passo di danza verso il benessere. Conclusa con successo la fase sperimentale del progetto.

LatinDance: a passo di danza verso il benessere. Conclusa con successo la fase sperimentale del progetto.

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Concluso con successo il progetto dedicato alle donne con carcinoma mammario. I risultati confermano il valore dell’attività fisica adattata per la salute e il benessere a tutte le età.

Il 30 giugno scorso si sono concluse le attività di “LatinDance: riparti a passo di danza”, il progetto finanziato da Susan G. Komen Italia – APS e realizzato grazie alla collaborazione tra l’A.S.D. M.T.F. 2000 srl di Ciampino e l’Università di Roma “Foro Italico”.

L’iniziativa ha offerto a trenta donne tra i 45 e i 65 anni, in trattamento per carcinoma mammario, la possibilità di partecipare gratuitamente a un programma di otto mesi di lezioni di danza latino-americana, articolate in tre incontri settimanali presso due sedi: la palestra dell’ASD M.T.F. 2000 srl e l’Ateneo romano.

I risultati del progetto

L’obiettivo principale era verificare l’efficacia del protocollo LatinDance sulla qualità della vita delle partecipanti, agendo sia sugli aspetti funzionali che psicologici. Prima e dopo il percorso, le pazienti sono state sottoposte a test specifici che hanno valutato:

  • parametri funzionali: fitness cardiorespiratoria, forza muscolare, flessibilità, equilibrio, composizione corporea;

  • parametri psicologici: qualità della vita, sintomi legati alla fatigue, qualità del sonno.

I risultati hanno mostrato miglioramenti significativi in tutte le variabili analizzate, confermando come un’attività piacevole e adattabile come la LatinDance possa diventare uno strumento concreto per accrescere efficienza fisica, autostima e benessere emotivo anche durante le cure oncologiche.

Il contributo scientifico dell’Ateneo

Elemento centrale del progetto è stato il ruolo del Laboratorio di Scienze dell’Esercizio Fisico e dello Sport, diretto dal Rettore prof. Attilio Parisi, che ha seguito la valutazione scientifica del protocollo. Il progetto è stato coordinato dalla professoressa Elisa Grazioli e dalla dottoressa Claudia Cerulli, da anni attivamente impegnate nel campo dell’esercizio fisico in oncologia.

Fondamentale anche il contributo delle dottoresse Serena Iannilli, Marika Abete e Alice Rinalduzzi, specializzate in Attività Motorie Preventive e Adattate presso l’Ateneo, che hanno accompagnato le pazienti durante gli allenamenti, insieme alla dottoressa Arianna Murri, ideatrice del protocollo e assegnista di ricerca presso l’Università di Roma  “Foro Italico”.

Il percorso si è concluso con una cena conviviale che ha riunito partecipanti, trainer e ricercatori, sottolineando come la dimensione sociale e relazionale sia parte integrante del benessere.

Movimento e benessere a tutte le età

LatinDance si inserisce in una cornice più ampia: quella di una ricerca e una didattica che vedono nel movimento un pilastro fondamentale del benessere a tutte le età. L’attività fisica adattata, infatti, non riguarda solo chi affronta una malattia oncologica, ma rappresenta una risorsa preziosa per la popolazione anziana e per chi convive con patologie croniche, permettendo di:

  • mantenere autonomia e funzionalità;
  • ridurre il rischio di cadute;
  • contrastare ansia, depressione e isolamento;
  • stimolare una socialità attiva e inclusiva.

 

L’impegno formativo dell’Università di Roma “Foro Italico”

L’Ateneo contribuisce a diffondere questa cultura anche attraverso l’offerta formativa. Due corsi di laurea magistrale sono dedicati a questi temi:

Il successo del progetto LatinDance dimostra che la danza – così come altre forme di esercizio fisico adattato – può diventare una vera e propria terapia di movimento, capace di restituire energia, benessere e fiducia in sé stesse alle persone fragili.

Un ringraziamento speciale va a Susan G. Komen Italia per il prezioso supporto all’iniziativa e alla professoressa Alessandra Mennuni, presidentessa dell’ASD M.T.F. 2000, per la collaborazione.

Con LatinDance, ricerca, didattica e pratica si sono intrecciate in un modello virtuoso che unisce scienza e vita quotidiana, offrendo nuove prospettive per la salute e l’inclusione sociale attraverso il movimento.

articolo di Paola Claudia Scioli

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Pubblicato il:

6 Settembre 2025

Aggiornato il:

29 Settembre 2025

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