Reclutamento docenti e ricercatori: il CDM approva il disegno di legge per il superamento dei limiti della L.240/2010

Reclutamento docenti e ricercatori: il CDM approva il disegno di legge per il superamento dei limiti della L.240/2010

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Cambia il volto del reclutamento universitario in Italia. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 19 maggio 2025 il disegno di legge “Revisione delle modalità di accesso, valutazione e reclutamento del personale ricercatore e docente universitario”, su proposta del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Il provvedimento segna una svolta attesa e profonda, con l’obiettivo di allineare il sistema italiano agli standard europei e correggere le criticità emerse con la Legge 240 del 2010.

Tra le novità principali: il superamento dell’attuale sistema di Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN), l’armonizzazione delle procedure di accesso e selezione, e la piena attuazione della riforma PNRR in merito alla ridefinizione dei Gruppi Scientifico-disciplinari.

Più autonomia alle università, addio al modello centralizzato
La riforma rivede radicalmente il ruolo dell’ASN, la cui funzione si era trasformata negli anni in una sorta di “diritto alla chiamata”, con titoli abilitativi di lunga durata e crescenti contenziosi. Il nuovo impianto prevede che la selezione dei docenti non avvenga più a livello centrale, ma venga affidata direttamente alle singole università, in linea con i principi di autonomia e responsabilità accademica.

Nasce inoltre una piattaforma informatica nazionale, gestita dal Ministero, dove i candidati potranno autocertificare il possesso dei requisiti minimi per partecipare ai concorsi. I criteri saranno basati su parametri chiari di produttività scientifica e qualificazione.

Commissioni giudicatrici rinnovate e valutazione semplificata
Importanti cambiamenti riguardano anche la composizione delle commissioni di valutazione: saranno formate da un membro interno, scelto dall’ateneo, e da membri esterni selezionati tramite sorteggio nazionale tra docenti appartenenti al settore disciplinare del bando. L’obiettivo è rafforzare imparzialità, trasparenza e qualità delle selezioni.

Viene inoltre superata la duplicazione delle valutazioni: l’attuale sistema, con una prima verifica centralizzata (ASN) e una seconda locale (concorso), ha spesso rallentato le procedure e generato aspettative non sempre sostenibili. Il nuovo modello punta a semplificare i passaggi e a rendere più efficiente l’accesso ai ruoli di professore ordinario, associato e ricercatore.

Mobilità, merito e internazionalizzazione
La riforma si propone anche di promuovere la mobilità tra atenei e a livello internazionale, evitando pratiche localistiche e incentivando lo scambio di competenze. In questo senso, sono previste specifiche misure per favorire la circolazione del personale già in ruolo.

Le nuove regole si estenderanno anche al reclutamento dei ricercatori a tempo determinato, garantendo uniformità e coerenza nell’intero percorso accademico.

Bernini: “Una riforma per valorizzare merito, autonomia e responsabilità”
“Senza stravolgere i processi che hanno reso il nostro sistema universitario un polo di eccellenza e di crescente attrazione – spiega il Ministro Anna Maria Bernini –, vogliamo migliorarne quegli elementi che, alla prova dei fatti, si sono dimostrati disfunzionali o non centrati sull’obiettivo. È una proposta che punta al merito, alla trasparenza del sistema. Interveniamo con poche ma precise modifiche, puntuali e decisive, che riguardano tutti i più importanti momenti di selezione, valutazione e progressione nella carriera del nostro personale universitario, valorizzando autonomia e responsabilità degli atenei. L’obiettivo – conclude la titolare del MUR – è preservare professionalità ed eccellenza”.

La riforma, frutto del lavoro di un gruppo di esperti istituito dal Ministero, rappresenta un passaggio cruciale per rafforzare la competitività e la sostenibilità del sistema universitario italiano, nella direzione di una maggiore armonizzazione con le pratiche europee.

articolo di Paola Claudia Scioli

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Pubblicato il:

20 Maggio 2025

Aggiornato il:

20 Maggio 2025