Per il ciclo 39°, l’Università “Foro Italico” ha aderito, mettendo a disposizione 3 borse (1 con fondi propri e 2 finanziate da fondi PNRR DD.MM 118) al corso di Dottorato di Interesse Nazionale (DIN) in Scienze Motorie e Sportive con sede amministrativa presso l’Università di Verona.
Caratterizzato da macroaree di ricerca suddivise in sei curricula e con l’adesione di 24 Università italiane, il Corso è stato ideato, progettato e istituito da un gruppo di oltre quaranta docenti di Scienze Motorie che rappresentano tutti i diversi ambiti di ricerca e competenza a livello nazionale.
Il Dottorato di Interesse Nazionale in Scienze Motorie e Sportive nasce con l’idea di contribuire in modo rilevante e concreto alla crescita scientifica di un’area di ricerca, quella delle Scienze Motorie che, seppur relativamente recente, è già diffusa e attiva in molti Atenei italiani.
Un punto di particolare forza del Corso è dato dalla trasversalità del progetto, arricchita dalla sinergia infra-curricolare: l’organizzazione del dottorato è in più curricula, con una forte volontà di collaborazione, in ottica di interdisciplinarità e multidisciplinarità, tra le sedi aderenti.
I sei curricula riguardano le seguenti aree:
Meccanismi di base: la prestazione sportiva e la prevenzione degli infortuni;
Programmi di sviluppo dello sport, valutazione, gestione e modelli di prestazione; Meccanismi di base e modificazioni esercizio-correlate;
Programmi di intervento fisico nelle patologie esercizio-sensibili;
Programmi di prevenzione delle patologie non trasmissibili e legate alla sedentarietà; Didattiche innovative delle attività motorie e sportive.
Il dottorato prevede un periodo all'estero, di almeno 6 mesi, presso qualificati centri universitari e di ricerca per consolidare e incrementare le proprie conoscenze e capacità di ricerca scientifica nell'ambito delle tematiche proposte
L’Università “Foro Italico” ha messo a disposizione i seguenti titoli di ricerca:
- Attività Fisica e Malattie Croniche Non Trasmissibili: aspetti bio-molecolari”.
- Determinanti fisiologici, biomeccanici, tecnico-tattici e psicologici della prestazione sportiva
- Promozione e gestione delle attività sportive per il benessere dell’individuo e dell’organizzazione
Dal comunicato stampa dell’Agenzia di stampa Univerona News:
“Le attività di ricerca che caratterizzano questo percorso unico in Italia- spiega Federico Schena, coordinatore del dottorato - prevedono una formazione triennale strutturata sui titoli di ricerca che ogni Ateneo ha messo a disposizione delle candidate e dei candidati e che sono precipui e peculiari delle diverse sedi. A questo si aggiunge un livello di approfondimento interdisciplinare all'interno del curriculum di appartenenza con una progettualità trasversale delle aree individuate. Tra i punti forti del dottorato di interesse nazionale va sottolineata la collaborazione tra le sedi aderenti che si articola in attività trasversali e attraverso la possibilità di condividere laboratori e temi di ricerca coerenti e sinergici tra i numerosi atenei per favorire la convergenza multidisciplinare”.
“L’istituzione del Dottorato Nazionale - spiega Attilio Parisi, Rettore dell’università degli studi di Roma Foro italico - rappresenta un importante traguardo a coronamento di un percorso di crescita delle Scienze Motorie e Sportive durato circa 20 anni. Il coinvolgimento di un numero così elevato di Università che operano nelle Scienze Motorie rende questo percorso per gli studenti un’opportunità unica di crescita formativa e scientifica, oltre che di scambio e condivisione di competenze nell’ambito della ricerca”.
“Il percorso del Dottorato di interesse nazionale in Scienze motorie e sportive - Alberto Rainoldi
Vice Rettore a Welfare, Sostenibilità e Sport - costituisce una occasione unica per realizzare una rete di collaborazione e di scambio a livello nazionale. Mi piace immaginare che i 37 dottorandi provenienti dalle 25 sedi nazionali abbiamo a disposizione un “super laboratorio diffuso”: potranno accedere alle migliori risorse tecnologiche, alle migliori competenze (non necessariamente disponibili nella loro sede di appartenenza) potendo così realizzare progetti di ricerca ancora più interessanti e sfidanti. Se è vero che la nostra società fa del movimento, del benessere e del miglioramento degli stili di vita uno dei suoi obiettivi principali, allora questa è la strada più sicura e scientificamente affidabile per cercare di recuperare il gap che si è creato rispetto alle altre nazioni europee.”
“Sono molto felice di questo traguardo – commenta Angela Di Baldassare presidente della Società Italiana delle Scienze Motorie e Sportive (SiSMeS)– in quanto rappresenta, dopo venti anni di ricerca, una sintesi della visione olistica delle Scienze Motorie e allo stesso tempo un volano per declinare questa prospettiva d’insieme in interessanti ambiti di studio espressi dai 6 curricula proposti dalla rete universitaria nazionale che ha dato vita a questo percorso straordinario”.
Tutte le info al seguente link:
https://www.dnbm.univr.it/?ent=cs&id=1137&tcs=DR