Giovedì 30 marzo 2023 – Sala Consiliare “Giulio Marinozzi” – Complesso Palestre Femminili – piazza Lauro De Bosis 4 – Roma
“Cosa vuol dire benessere organizzativo e come arrivarci” è il titolo del seminario tenuto dal prof. Arnaldo Zelli il 30 marzo scorso su un argomento vasto e molto complesso, oggetto da diversi anni di studi e ricerche, rivolto principalmente al personale tecnico e amministrativo dell’Ateneo, per trattare temi che riguardano da vicino la qualità della vita lavorativa.
Partendo dall’assunto che per benessere organizzativo si intende la capacità di un’organizzazione di promuovere e di assicurare il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti coloro che lavorano al suo interno, si è cercato di descrivere quali sono le componenti fondamentali che concorrono alla sua realizzazione.
Cultura, benessere, salute, clima – termini apparentemente simili – sono stati descritti come concetti di fatto distinti, che tuttavia spesso si intersecano e vengono percepiti come sovrapponibili e la cui combinazione, in effetti, è ciò che genera un processo di benessere personale e professionale, elementi intimamente legati.
Tematiche trasversali, quali qualità e valorizzazione del potenziale umano, gestione delle risorse umane, competenze personali e interpersonali e poi indicazioni e strumenti per accrescere e monitorare il benessere organizzativo rispetto alle condizioni di lavoro, al livello di equità, trasparenza, circolazione delle informazioni, assenza di discriminazioni, senso di appartenenza alla propria amministrazione, prevenzione dei rischi psico-sociali: tutte combinazioni di elementi rivolti alla ricerca di un equilibrio tra i due attori del benessere, governance e dipendenti. Tuttavia, esistono dei punti fermi, in base ai quali il benessere organizzativo non è la semplice somma di come stanno i dipendenti, ma piuttosto un processo e un percorso che coinvolge le singole persone, il management e la governance e che riguarda politiche e scelte organizzative, nell’ambito delle quali la qualità delle relazioni lavorative tra le persone e la chiarezza sulle ragioni del proprio lavoro giocano un ruolo chiave.